Com’è lavorare a Walt Disney World

Com’è lavorare a Walt Disney World? Il parco americano oltreoceano è il più grande Parco Disney esistente, un vero regno del divertimento. Molti di noi sognano di visitarlo, se non addirittura di lavorarci!

Ho intervistato per voi Nicole (@nicolewendydarling) , che ci ha parlato della sua esperienza come cast member in Florida.

  • Quando hai lavorato a Walt Disney World?

Io ho lavorato per un anno a Walt Disney World in Florida, a partire da giugno 2014.

  • Perché hai scelto di lavorare lì?

Sono da sempre una grande amante degli Stati Uniti e quando ho saputo dell’opportunità di poter lavorare in uno dei parchi Disney più belli al mondo mi è sembrata l’occasione perfetta. 

  • Come si sono svolte le selezioni? Con quanto anticipo ti hanno 
    contattato?

Circa un anno prima di partire ho fatto il primo colloquio Skype tramite l’International Services, l’agenzia francese che si occupa delle selezioni per gli italiani. 

Un paio di mesi dopo ho poi sostenuto il colloquio a Roma con i recruiter della Disney. 

La giornata di solito si svolge con una presentazione del programma di rappresentanza culturale, in cui vengono proiettati video e slide riguardanti il lavoro al parco, gli alloggi e altre cose concernenti il mondo Disney. Il colloquio vero e proprio è durato una decina di minuti. E circa un paio di settimane dopo sono arrivate le mail con l’esito. 

Nel mio caso i tempi tra le selezioni e la partenza sono stati piuttosto lunghi in quanto nei negozi il numero del personale necessario è abbastanza ridotto. 

Per quanto riguarda il lavoro nei ristoranti di solito i tempi di attesa sono più brevi. 

Epcot, zona di Walt Disney World
  • Qualche consiglio per superare le selezioni?

Il consiglio principale che mi sento di dare è cercare di essere tranquilli e sorridenti.

Non è necessario avere un inglese perfetto o anni di esperienza, conta molto di più dimostrare sincero entusiasmo per l’opportunità lavorativa.

Un’altra cosa importante è quella di muoversi per tempo. Le selezioni a Milano e Roma di solito avvengono nei mesi di febbraio, giugno e ottobre. Quindi è necessario inviare la candidatura qualche mese prima per sostenere il primo colloquio tramite Skype e una volta superato quello essere invitati alle selezioni vere e proprie.

Adesso so che delle selezioni per il Merchandise si occupa direttamente la Disney, tramite il loro sito, e non più l’International Services.

  • In quale padiglione lavoravi?

Io lavoravo nel padiglione italiano ad Epcot. Qui sono presenti negozi che vendono prodotti italiani, un ristorante, una pizzeria e un’enoteca.

  • Di cosa ti occupavi? Potevi cambiare mansione?

Nel Merchandise si lavora a rotazione nei tre diversi negozi di souvenir (uno interamente dedicato alle maschere veneziane, uno principalmente ai profumi e uno agli articoli per la casa, prodotti alimentari come pasta e caffè e le immancabili maglie di calcio). Oltre a questi c’è un Wine Shop in cui si vendono bottiglie di vino e si serve quest’ultimo anche al bicchiere.

Infine troviamo Kidcot, una zona esterna dedicata ai bambini. 

Le mansioni quindi sono abbastanza varie e la postazione di lavoro viene cambiata durante la giornata.

  • Com’è lavorare a Walt Disney World? Come ti sei trovata?

Io mi sono trovata molto bene. L’atmosfera per chi lavora nel Merchandise è più rilassata rispetto a quella nel Food&Beverage, ossia nei ristoranti. Ovviamente si alternano periodi più tranquilli ad altri, come durante il Food&Wine Festival e le feste di Natale, in cui c’è molto lavoro.

Appena arrivati sono previste diverse giornate di training, sia alla Disney University, sia sul posto di lavoro, dando il tempo ai nuovi arrivati di ambientarsi. 

  • Che livello di inglese bisogna avere?

Non è necessario avere un livello altissimo di inglese, l’importante è riuscire ad intrattenere conversazioni base con i visitatori. Il mio consiglio prima di partire è quello di esercitarsi proprio a parlare in inglese il più possibile, in modo da arrivare più tranquilli e sciolti. 

  • Hai dovuto chiedere il visto?

Il visto è sponsorizzato dalla Disney e saranno loro a preparare i documenti necessari. Poco prima della partenza sarà necessario pagare una tassa e prenotare un appuntamento presso l’ambasciata degli Stati Uniti. Comunque tutte le informazioni verranno comunicate per tempo.

Monorotaia a Walt Disney World
  • Cosa sono il learning program e il college program?

Il College Program è la possibilità per chi è iscritto ad un college o università americana di lavorare per un periodo a Disney World, come se si trattasse di uno stage. Oltre a lavorare di solito hanno anche dei corsi da seguire. 

Il Learning Program è un programma offerto da Disneyland Paris che dà l’opportunità di lavorare nel parco o nei resort, seguire dei corsi in aula e lezioni di lingua. 

  • Cos’è il programma di rappresentanza culturale?

Il programma di rappresentanza culturale è quello a cui ho partecipato io. Prevede la possibilità di lavorare per un anno ad Epcot rappresentando il proprio paese. A Walt Disney World sono presenti infatti tantissimi visitatori internazionali, non solo americani, molto curiosi verso le altre culture e tradizioni. Spesso gli ospiti si fermavano a chiacchierare raccontando di un loro viaggio in Italia, del buon cibo che avevano assaggiato o semplicemente chiedendo qualche curiosità sul nostro paese a cui solo un italiano saprebbe rispondere. 

E questo avviene per tutti gli altri dieci paesi e padiglioni del World Showcase presenti ad Epcot. 

In un giorno è possibile fare un divertente giro del mondo, immergendosi nella cultura di tante nazioni diverse. 

  • Se parto da sola per me sarà una brutta esperienza o si fa facilmente amicizia con i cast members che già lavorano al parco e quindi passerò il mio tempo libero con qualcuno?

Tutti partono praticamente senza conoscere nessuno e si ritrovano soli dall’altra parte del mondo, quindi sarà semplice stringere amicizia. Per quanto mi riguarda le persone con cui lavoravo sono diventate una sorta di seconda famiglia e si sono creati rapporti splendidi che durano ancora oggi.

La maggior parte di coloro che conosco riguarda indietro a quest’esperienza come l’anno più bello della loro vita, e merito di ciò è anche il legame che si crea con le altre persone. 

  • Dove vivevi?

Io vivevo in uno degli alloggi forniti dalla Disney. Tutti i partecipanti al College Program e al Cultural Representative Program vengono assegnati infatti ad un appartamento in condivisione con altri cast members e l’affitto viene scalato direttamente dallo stipendio.

Ci sono quattro residenze: Vista Way, Commons, Chatham e Patterson. In ognuna di queste vi sono diversi complessi di appartamenti, piscina, palestra, lavanderia. 

Io vivevo a Chatham e mi sono trovata benissimo. Ero in un appartamento da sei, con tre camere doppie, ognuna dotata di bagno. Le mie coinquiline venivano da Francia, Canada e Inghilterra.

Prima della partenza di solito è possibile indicare una preferenza riguardo la residenza. 

Patterson è il complesso più nuovo, Vista Way il più vecchio. I Commons sono invece gli unici ad avere la lavatrice in casa e di conseguenza un prezzo leggermente più alto. 

Per andare al lavoro, al supermercato e spostarsi tra i residence si usufruisce di una linea di autobus esclusivamente dedicata ai cast members.

Fuochi d'artificio a Walt Disney World
  • Lo stipendio permette di pagare l’affitto dell’appartamento e coprire tutte le spese (e gli sfizi) oppure non è un buono stipendio?

Lo stipendio per quanto riguarda il Merchandise non è altissimo, ma permette tranquillamente di pagare l’affitto, il cibo e spese extra. Io ogni mese riuscivo tranquillamente a fare qualche mini viaggio e a non rinunciare comunque a cene fuori o altro. 

Per chi lavora nei ristoranti il discorso è diverso, in quanto negli Stati Uniti grazie alle mance si riesce a guadagnare molto bene e mettere da parte diversi soldi. 

  • Avevi un contratto a termine?

    Sì, il contratto dura un anno, così come il visto lavorativo.
  • Si lavora a turno? Quali orari facevi? Come sono organizzati?

Gli orari di lavoro di solito andavano dalle 10.30 di mattina alle 21.30 di sera (ad eccezione del venerdì in cui il parco resta aperto fino alle 23 e di conseguenza si termina alle 23.30).

I turni in periodi normali variano dalle 6 alle 8 ore, mentre nei mesi più affollati possono aumentare anche le ore. Le pause comunque sono ben distribuite e si hanno due giorni off a settimana.

È anche piuttosto semplice cambiare i turni con i colleghi o i giorni liberi in modo da poter fare qualche viaggio.

  • Ci sono curiosità particolari?

Ogni tanto vengono organizzati eventi ed attività esclusivamente dedicate ai cast members, un ottimo modo per socializzare con persone di diverse nazionalità.

Durante l’anno è possibile entrare gratuitamente in tutti e quattro i parchi Disney di Orlando e anche nei due parchi acquatici. E si hanno a disposizioni dei guest pass, con cui è possibile far entrare anche amici o parenti in visita. 

Inoltre verso dicembre ci erano stati consegnati due biglietti da poter utilizzare in un qualsiasi parco Disney nel mondo. Io infatti ne ho approfittato per visitare un po’ di tempo dopo Disneyland in California. 

Ringrazio tantissimo Nicole super disponibile nel rispondere alle mie numerose curiosità e vi lascio i suoi riferimenti

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